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Carte emozione
In questa edizione trovate 6 carte emozione, ciascuna corrispondente ad un’emozione e a un incipit associato. Per scoprire quello della vostra classe, dovete accedere alla vostra Area Classe, scegliere una carta tra le 6 a disposizione e scoprire l’emozione e l’incipit a voi assegnati.
A Lucrezia non piace nulla del campo estivo: la stanza, il letto, i compagni, il cibo, i fastidiosi insetti, ecc. Pensava che sarebbe stata una vacanza felice, ma tutto le sembra sbagliato. Un giorno, però, trova un ciondolo di vetro fuori dal bagno delle ragazze. Quando lo prende in mano, le mostra immagini di persone che sembrano davvero felici. Lucrezia ne rimane affascinata e ogni tanto si perde a guardare quei riflessi di persone che si divertono e sembrano più felici di lei. Sarà per questo che i loro sorrisi sono così luminosi? Finché un giorno, sul ciondolo appare un messaggio: VUOI ESSERE FELICE? TOCCA IL TUO RIFLESSO. Lucrezia vede per la prima volta il suo riflesso nel ciondolo. Non esita un attimo e lo tocca senza rendersi conto che sta per cacciarsi in un mare di guai...
Nella biblioteca del Summer Camp, Davide si annoia a morte ma è costretto a starci un’ora al giorno come da programma. Tra uno sbadiglio e l’altro, vaga tra gli scaffali polverosi senza sapere cosa fare: leggere non gli piace e vorrebbe davvero un po’ di azione e di avventura. Quando si lascia cadere su una poltroncina con l’intenzione di farsi un sonnellino, il suo fondoschiena però incontra qualcosa di duro e spigoloso. Sotto il cuscino, qualcuno ha lasciato un libro borchiato dall’aria vecchissima su cui c’è scritto Intrugli per studenti annoiati. Chiamato in causa, Davide lo sfoglia con curiosità e trova la ricetta per un Potentissimo Intruglio della Felicità che Renderà tutto Più Bello. Davide, in camera, segue la ricetta e prepara questo intruglio, deciso a fare un bello scherzo ai suoi compagni di camp. Lo versa nel pentolone dello stufato della mensa e aspetta di vedere gli effetti...
Oggi piove e tutti devono stare nella grande sala comune a fare "attività creative" che ad Alice non interessano minimamente. Le mancano mamma e papà e vorrebbe tornare a casa. "Mi piace la tua faccia triste", dice una ragazza quando Alice si siede in un angolo accanto a lei. Anche lei sembra triste e questo è confortante. La ragazza alza lo sguardo su Alice e sussurra: "Ti va di fare una gara di poesie magiche?". Sembra meglio che stare lì a guardare la pioggia sulla finestra. Così, entrambe iniziano a scrivere sulla carta speciale che la ragazza passa ad Alice ed è divertente scrivere poesie malinconiche, sembra che la tristezza passi dal cuore di Alice alla carta. “Ora leggiamole ad alta voce agli altri”, dice la ragazza. “Aspetta e vedrai cosa succede". Alice è titubante e non senza ragione, perché le poesie hanno un effetto insolito...
È l’ultimo giorno del Summer Camp! Quasi tutti sono contenti di tornare a casa ma Fabrizio proprio no. Cosa darebbe per restare lì per sempre! “Si può sapere perché hai quella faccia lunga?” gli chiede Giulia. “Non mi piace quando finiscono le cose,” risponde Fabrizio. “E poi c’è qualcosa qui che davvero non voglio lasciare...” Giulia è curiosa e raduna tutta la gang dei suoi amici più cari per convincere Fabrizio a rivelare il suo segreto. Così magari potranno tutti insieme aiutarlo a portarlo con sé a casa! “Ehm, non è così facile,” confessa Fabrizio. E poi porta il gruppo a vedere di cosa si tratta...
"Non è giusto!", urla Marina con rabbia.
Questa frase riecheggia nel Campo Estivo più volte al giorno. Marina Notfair, come l'hanno soprannominata i suoi compagni, vuole sempre che le cose siano come lei dice o vuole, ma nessuna magia può darle questo!
"Marina, ho un fiore per te!", le dice il suo istruttore di tiro con l'arco un giorno dopo una gara in cui tutte le sue frecce hanno mancato il bersaglio. "Si chiama Conta-tre ed è davvero raro. Se lo tieni stretto e conti fino a tre quando sei arrabbiata, vedrai cosa succede...".
Marina lo guarda perplessa. L'istruttore le porge semplicemente il fiore con un sorriso.
Lucio non si arrabbia MAI. È sempre gentile con tutti, anche quando questi “tutti” non sono gentili con lui. Ha sempre un sorriso anche per chi è imbronciato o maleducato. Alza le spalle se qualcuno gli ruba il posto migliore o il boccone migliore o gli passa davanti in una fila, come se non gli im-portasse. Bruno è convinto che nasconda un segreto e che la sua calma non è naturale. “Non vedi che ha un sorriso strano?” dice. “Mah, a me pare bellissimo,” dice Deborah. “Io dico di pedinarlo e tenerlo d’occhio” insiste Davide, e alla fine Deborah acconsente. Ma ciò che scopriranno non è quello che immaginano e, ovviamente, causerà un bel po’ di caos...
A Stephan piace tutto del Summer Camp a parte una cosa: il cibo. ”È disgustoso!" dice, senza nemmeno averlo assaggiato. I suoi supervisor le provano tutte per farlo mangiare ma ogni volta è un flop totale e Stephan va avanti a pane e latte. Un giorno un nuovo supervisor lo avvicina e gli dice: "Ho io la soluzione per te. Metti questa polve-rina su quello che mangi e ogni cosa smetterà di essere disgustosa". A Stephan pare fantastico! Solo che nessuno ha mai visto quel supervisor, e adesso sembra sparito nel nulla. E la polverina magica ha degli effetti collaterali non proprio controllabili...
È la giornata degli animali domestici al campo estivo. Tutti possono portare il proprio animale e ci sarà anche un mini concorso per l'animale più carino. Così, tutti i bambini e le bambine sono impegnati ad addobbare i loro piccoli amici: dai teneri gat-tini con il manto arcobaleno ai pappagalli che cantano tutte le ultime canzoni di successo. Ma quando arriva Domitilla, tutti sono scioccati. Il suo animale non è proprio come gli altri, eppu-re lo accarezza come se fosse un soffice coniglietto. "È disgustoso!", grida qualcuno. Ed ecco che succede qualcosa all'animale di Domitilla che nessuno, nemmeno lei, si aspettava.....
È un rito al Summer Camp festeggiare i compleanni! Samir non sta più nella pelle perché mancano davvero pochi giorni al suo e la regola è che la festa deve essere una sorpresa! Samir cerca di sbirciare in giro e di origliare i discorsi degli istruttori o dei compagni ma senza suc-cesso. Cerca di estorcere informazioni ai suoi migliori amici ma quelli hanno la bocca supercucita. Il gran giorno finalmente arriva: Samir viene bendato e portato nel posto in cui si svolgerà la festa. Il suo cuore batte fortissimo e la benda viene tirata via e il grido AUGURI SAMIR! esplode nelle sue orecchie. Solo che.... è tutto sbagliato. E sembra che la sorpresa stia per trasformarsi in un disastro...
Al corso di recitazione Maya è la più timida, se ne sta sempre in disparte e non riesce ad alzare la voce come le chiede sempre l’insegnante, la signorina Stage. Anche quando ci sono le audizioni per la recita di fine vacanze, Maya non tenta di mettersi in mostra né di usare gesti spettacolari, semplicemente legge la sua parte meglio che può, con la voce che le trema, mentre pensa che sa-rà bello quando tutto quello strazio sarà solo un ricordo. Ma quando il foglio con le parti viene appeso in bacheca, sorpresa! Maya ha ottenuto il ruolo prin-cipale! “Brava, Maya,” le dicono gli altri con delle pacche sulle spalle. Ma lei non si sente brava e tantomeno pronta per quella responsabilità. “Non ti preoccupare,” le dice la sua amica Lola. “Useremo il riflettore speciale che la signorina Stage nasconde in camera sua. Ora ti racconto...”
Alfredo al Summer Camp soffre: lui è un ragazzino di città e in mezzo alla natura ha paura di tutto. Ha paura del buio, del bosco, delle acque buie del lago, dei rumori di notte, degli insetti, degli animali e anche solo dei loro versi – come detto, di tutto. I suoi compagni lo prendono in giro e gli fanno anche degli scherzi solo per vederlo saltare in aria dallo spavento. Alfredo non ne può più e chiede aiuto al suo supervisore, Otello Latoscuro, che è l’unico che lo ca-pisce. “Tieni questo,” gli dice Otello, porgendogli un amuleto a forma di 90. “Ti toglie tutta la pau-ra all’istante”. Alfredo è supercontento e corre fuori con l’amuleto al collo. Solo che senza paura, è facile non ac-corgersi dei pericoli e Alfredo sta per scoprire che, tutto sommato, un briciolino di paura male non fa...
La prima notte al Summer Camp Fatima ha sentito un rumore sotto al letto ma ha fatto finta di niente, nascondendosi sotto le coperte per la paura. Ma la notte successiva da sotto al letto arriva una specie di sospiro e Fatima, facendosi coraggio, si decide a sporgere la testa e a guardare. Nel buio vede un paio di grandi occhi gialli, e una voce bisbigliante le dice: “Non preoccuparti, non voglio farti del male. Mi sto solo nascondendo dai mostri che si aggirano nel bosco… Tu puoi aiu-tarmi?” Fatima è indecisa: e se il mostro stesse mentendo? Alla fine si fa coraggio, scende dal letto e…